La Multiculturalità nel campo dell’assistenza sanitaria moderna

Nell’a.a. 2022-2023, tra gli elaborati protagonisti dell’Insegnamento di Laboratorio di Comunicazione del Corso Integrato di Management Sanitario, previsto al 1° anno di corso del Corso di Laurea in Tecnici di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia dell’Università di Parma, il vincitore è stato il lavoro dal titolo “BARRIERE CULTURALI IN AMBITO SANITARIO E RADIOLOGICO: OSTACOLI E SFIDE PER UNA COMUNICAZIONE EFFICACE”.
Il testo sopra citato è stato redatto da un gruppo di studenti, mediante attività di tipo Cooperative Learning, ovvero una modalità di apprendimento “problem solving” collettiva, in cui il raggiungimento degli obiettivi richiede il contributo personale di tutti i componenti del gruppo.
L’elaborato premiato ha posto l’attenzione sulle diversità culturali, che caratterizzano tutte le dimensioni della realtà ospedaliera.
L’approccio etico alle diverse culture e ai comportamenti ad esse correlate è uno degli strumenti fondamentali di implementazione della medicina personalizzata, in concomitanza all’erogazione di percorsi di cura più flessibili, compatibili con i bisogni del singolo utente.
In un contesto multiculturale, l’assistenza sanitaria moderna ha perciò l’obbligo di porre l’attenzione sulle varie dimensioni della diversità, partendo dalla mission aziendale al sistema della qualità, dal piano delle azioni fino alla formazione, considerando sempre il paziente come il centro del percorso di cura.
La figura del Tecnico Sanitario di Radiologia Medica (TSRM) è una delle professioni sanitarie con le quali ci si interfaccia all’interno di un dipartimento diagnostico, che rappresenta uno degli step obbligati all’interno dei Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) previsti all’interno della nostra azienda sanitaria.
L’aggiornamento continuo del TSRM consente di garantire quanto dichiarato dal proprio Codice Deontologico, e la conoscenza di almeno una seconda lingua – in un’ottica di adeguamento – potrebbe agevolare il rapporto con l’utenza straniera.
Si coglie l’occasione per ringraziare la Prof.ssa Cristina Casubolo, docente dell’insegnamento Laboratorio della comunicazione in sanità, e gli studenti premiati: Elisabetta Capellini, Giulio Furno, Nicole Briganti.
